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Monica Bellucci attrice e madrina della Valtiberina Interpellaci: scrivi Mail Guida al Sito: è organizzato per guidare e avere risposte a tutte le Tue necessità
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Valtiberina Umbra e Toscana
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L'Alta Valtiberina (o Val Tiberina) o Alta Valle del Tevere, è la valle attraversata dal corso superiore del Tevere (che nasce dal Monte Fumaiolo in Emilia-Romagna), dispiegandosi tra Toscana, Umbria e Romagna, parallelamente al Casentino.
La Valtiberina è chiusa a ovest dall'Alpe di Catenaia e a est dall'Alpe della Luna.
Assai celebre è la descrizione della valle fatta tra I e II secolo d.C. da Plinio il Giovane (61-113) in una lettera scritta all'amico Apollinare. Plinio aveva la sua villa preferita proprio in Valtiberina e così descrive il paesaggio
«L'aspetto del paese è bellissimo: immagina un immenso anfiteatro quale soltanto la natura può crearlo...... Benché vi sia abbondanza di acqua
non vi sono paludi perché la terra in pendio scarica nel Tevere l’acqua che ha ricevuto e non assorbito .....; il terreno si innalza così dolcemente
e con una pendenza quasi insensibile, che, mentre ti sembra di non essere salito sei già in cima. Alle spalle hai l'Appennino ........... Conosci ora
perché io preferisco la mia villa “in Tuscis” a quella di Tuscolo, Tivoli e Preneste»
«un territorio di grande interesse sotto molteplici aspetti che si palesano fin dalla sua collocazione geografica posta a cavallo fra il bacino Tirrenico e l’Adriatico e crocevia fra Toscana, Marche, Romagna e Umbria. Come tutte le terre di confine si presenta oggi come un formidabile punto di incontro fra culture, forme d'arte e tradizioni la sua disposizione fra l'Appennino e la valle del Tevere offre una incredibile varietà di paesaggi, punteggiati da una fitta rete di beni storico-architettonici e di emergenze naturali, che si accompagnano alla ricchezza di una cultura immateriale fatta di tradizioni antiche, di leggende, feste e sagre popolari, e di una cucina che spazia da una spartana semplicità alla prelibatezza esclusiva dei suoi tartufi. Siamo di fronte ad un paesaggio culturale con potenzialità turistiche molto elevate, connotato dalla sequenza dei suoi paesaggi che dalle sorgenti del Tevere passa ai Monti Rognosi, dove l’alcalinità delle rocce rende rada la vegetazione, all’Alpe di Catenaria e all’Alpe della Luna, dai fianchi coperti di castagni cui si aggiungono le querce e i faggi, fino alla monumentalità di eccezionalità geo-morfologiche come il Sasso di Simone e il vicino Simoncello»
In tempi a noi più vicini ha scritto la studiosa Mariella Zoppi:
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ma anche ben collegata con le Marche, da Città di Castello, via Apecchio, arrivando poi al Piobbico (il paese dei Brutti) da dove si raggiunge il Famoso Monte Nerone, con la sua piccola stazione invernale, dove si scia da dicembre a marzo, ma anche meta di escursionisti e speleologi (con delle grotte ancora tutte da scoprire), nonche di ciclo-scalatori con la possibilità di conquistare il "Brevetto del Monte Nerone", con una tripla ascesa, in continuo, da tre località diverse. Il mare Adriatico a questo punto si trova a pochi km. 46 transitando in alternativa alla super-strada, per la naturale e spettacolare Gola del Furlo.


Solitamente si distingue tra Valtiberina Toscana e Valtiberina Umbra, a motivo della divisione venutasi a creare nel fondovalle in età medievale tra 1385 e 1441: nel 1385 i castelli di Anghiari, Monterchi, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda passarono alla repubblica fiorentina insieme a tutto il contado aretino; nel 1441 papa Eugenio IV cedette a Firenze la città di Sansepolcro. Inoltre, nel XVI secolo, entrò a far parte del territorio fiorentino, e quindi della Valtiberina toscana, il territorio di Sestino, geograficamente parte della Valle del Foglia.
Per Valtiberina toscana si intende quella parte di territorio della Regione Toscana situata all'interno dei comuni di:
I comuni tiberini toscani fanno parte della Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, il cui territorio si estende per una superficie di 673,13 km² (pari al 3% della superficie della regione Toscana). Dal punto di vista geografico i comuni di Badia Tedalda e Sestino non fanno parte della Valtiberina, bensì, rispettivamente, della Valmarecchia e della Valle del Foglia. La Valtiberina toscana è caratterizzata da una grande presenza di zone rurali e montane. Il territorio è classificato per il 62,78% come montagna interna (Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano e Sestino, per complessivi 422,57 km²) e per il 37,22% come collina interna (Anghiari, Monterchi e Sansepolcro, per un totale di 250,56 km²). Piuttosto basso il livello di urbanizzazione: l'area urbanizzata rappresenta solamente il 16% del totale del territorio, mentre il restante 84% è suddiviso fra boschi (39%), coltivi (39%) e altro (6%).
L'area è geograficamente ben delimitata, dal momento che in massima parte corrisponde al primo percorso del fiume Tevere e di alcuni suoi affluenti (tra i principali il Singerna nei comuni di Pieve Santo Stefano e Caprese Michelangelo; il Sovara nel comune di Anghiari; il Cerfone nel comune di Monterchi e l'Afra nel comune di Sansepolcro). Il Tevere scorre al centro dell'area per una trentina di chilometri, attraversando le pendici della catena appenninica e poi il fondovalle pianeggiante. La restante parte si sviluppa nel versante adriatico dell'Appennino - che attraversa a nord-est l'area per un tratto di circa 8 chilometri - comprendendo l'Alta Valle del Marecchia (il fiume di Rimini e l'Alta Valle del Foglia (il fiume di Pesaro). I centri principali di queste due zone sono rispettivamente Badia Tedalda e Sestino. La Valtiberina Toscana è separata dal basso Casentino a ovest dall'Alpe di Catenaia (altezza massima Monte Castello, 1.414 m s.l.m.) e dall'Alpe di Poti, fra Anghiari e Arezzo (altezza massima 864 m s.l.m.).
Tutti i comuni della Valtiberina toscana sono compresi nella Provincia di Arezzo e nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (fino al 30 settembre 1986 il territorio era diviso tra le due diocesi distinte di Sansepolcro e, in piccolissima parte, di Arezzo).
Dal punto di vista demografico la Valtiberina Toscana ha conosciuto un vistoso spopolamento tra gli anni Cinquanta e Novanta del secolo scorso, fenomeno arrestatosi nel corso del primo decennio del secolo e solo in parte bilanciato dall'aumento degli abitanti di Sansepolcro: nel 1951 gli abitanti erano 40.260, nel 1961 ammontavano a 37.799, nel 1971 erano scesi a 33.635 e ancora a 32.182 nel 1981; calati ancora a 31.364 nel 1991, scendono nel 2001 fino a 31.044, toccando il minimo storico da quando, nel 1938, la Valtiberina Toscana ha acquistato il suo assetto amministrativo attuale. Successivamente, grazie al fenomeno immigratorio, si ha un aumento fino ai 31.429 abitanti del settembre 2010. Attualmente il comune più popoloso è quello di Sansepolcro. Questa la situazione demografica alla data del 30 settembre 2010: Sansepolcro, 16.392 abitanti (15.486 nel 1981); Anghiari, 5.821 abitanti (6.078 nel 1981); Pieve Santo Stefano, 3.233 abitanti (3.578 nel 1981); Monterchi, 1.859 abitanti (1.919 nel 1981); Caprese Michelangelo, 1.555 abitanti (1.846 nel 1981); Sestino, 1.441 abitanti (1.711 nel 1981); Badia Tedalda, 1.128 abitanti.
Il capoluogo della Valtiberina toscana è Sansepolcro, dove hanno sede la Unione Montana dei Comuni Valtiberina toscana e la Compagnia dei Carabinieri e dove si trovano servizi sanitari (ospedale), sociali (residenza sociale assistita, case di riposo, distretto socio-sanitario, dipartimento di igiene mentale, servizio tossicodipendenze), scolastici (dall'infanzia alla secondaria di secondo grado), amministrativi (INPS), fiscali e tributari (Agenzia delle Entrate) e di pubblica sicurezza (Polizia di Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco) di riferimento per l'intero territorio. Di recente questa funzione è stata però limitata: il 13 settembre 2013, nell'ambito della generale riorganizzazione dell'amministrazione giudiziaria, ha cessato di esistere la sezione distaccata di Sansepolcro del Tribunale di Arezzo; poco dopo ha cessato di esistere anche l'Ufficio del Giudice di Pace.
Per Valtiberina umbra si intende quella parte di territorio della Provincia di Perugia situata all'interno dei comuni di:
La Valtiberina umbra è compresa nella Provincia di Perugia e nella diocesi di Città di Castello.
Il capoluogo della Valtiberina umbra è Città di Castello, dove hanno sede la Comunità Montana Alta Umbria, l'Azienda Sanitaria Locale 1, una sezione staccata del tribunale di Perugia e dove si trovano servizi sanitari (ospedale, distretto socio-sanitario), sociali (residenza sociale assistita, case di riposo, dipartimento di igiene mentale, servizio tossicodipendenze), scolastici (dall'infanzia alla secondaria di secondo grado), amministrativi (INPS, INAIL), fiscali e tributari (Agenzia delle Entrate) e di pubblica sicurezza (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Vigili del Fuoco) di riferimento per l'intero territorio. Città di Castello è anche sede dell'omonima diocesi, documentata dall'anno 465. Attualmente, dopo le decurtazioni subite a più riprese tra 1325 e 1984, il territorio diocesano comprende quasi tutta la Valtiberina Umbra, con l'esclusione di parte del territorio comunale di Umbertide



C O R T O N A
A N G H I A R I
S A N S E P O L C R O
Carte dei Centri Storici di alcune città della Valtiberina Umbra
In Allestimento .......................................

Film - Città di Castello PG
Un Film che ci guida tra le Bellezze Architettoniche e Panoramiche della 4°città dell'UMBRIA con tutto il suo fascino e la sua storia. EU
Dino Marinelli custode di CdC
Dino Marinelli era il custode della Pinacoteca di Città di Castello, ma era ed è più conosciuto, come il Custode della Memoria Storica di Città di Castello. L'aveva fatta conoscere attraverso le Sue numerose pubblicazioni al mondo intero e amare dai suoi concittadini.Grazie EU
AVVENIMENTI da non Perdere in Valtiberina:


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Città di Castello in Valtiberina Umbra
LA MOSTRA DEL TARTUFO

Se è vero che siamo ciò che mangiamo, dobbiamo molto alla forzata frugalità dei nostri antenati e alla loro fantasia nel far tesoro di ogni dono della natura. Benessere non si coniuga necessariamente con lo spreco ma con un consumo consapevole e rispettoso di quanto ci circonda.............................

Monica Bellucci (originaria di Lama) - madrina dell'avvenimento

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La gara di tiro con la balestra fra Sansepolcro e Gubbio è documentata storicamente fin dal 1594, ma vi sono fonti storiche attendibili che confermano che tale disputa avveniva anche antecedentemente e da allora, tutti gli anni, la seconda domenica di settembre, si celebra il Palio della Balestra e sfila il Corteo Storico

Sansepolcro in Valtiberina Toscana
IL PALIO DELLA BALESTRA CON GUBBIO

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Valeria Varzi - Ha vissuto ad Arezzo e poi a Sansepolcro studiando le 2 realtà
Calendario degli Eventi Estivi - Storico-Culturali Musicali Enogastronomici Feste Sport e Altro







" L'economia di Anghiari oggi si basa, oltre che sull'agricoltura ed il turismo, sulla tradizione artigianale. In particolare le attività più diffuse sono il restauro del mobile antico, la tessitura, il ricamo e i merletti a tombolo, la produzione e la lavorazione orafa e famoso per il ferro battuto"
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ANGHIARI - Mostra dell'Artigianato Locale

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Il Liceo artistico d'Anghiari, realtà unica nel panorama della scuola italiana, è l'asse portante di una tradizione artigianale del legno mai sopita dall'epoca degli armaioli anghiaresi.

Dott.ssa G.T. Milena Winkler - Informazioni Turismo-Recettive e Vacanze
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Eventi
Mostra Mercato dell'Artigianato della Valtiberina toscana, si tiene annualmente tra fine aprile e inizio maggio (25 aprile-3 maggio) mostra le capacità artigianali di un territorio.
Il Palio della Vittoria, ordinato dai fiorentini per celebrare la famosa battaglia del 29 giugno 1440 e corso già dal 1441, oggi si corre a piedi con i corridori che indossano i colori dei propri comuni di appartenenza.
L'intrepida, è una pedalata ciclistica non agonistica che si sviluppa su tre diversi percorsi (lungo, corto, intrepido) a cui possono partecipare solo ciclisti muniti di bici storica e con abbigliamento consono. Si svolge ad Anghiari dal 2012 nel mese di ottobre.
Centogusti dell'Appennino, si tiene nei primi giorni di novembre ed è dedicato alle risorse enogastronomiche.
Memorandia: mercato dell'antiquariato che si svolge ogni seconda domenica del mese.
3 maggio: festa del Santissimo Crocifisso.
Scampanata: dal 1980, ogni cinque anni, si svolge nel mese di maggio la Scampanata, una manifestazione folkloristica di origine medievale. I membri della Società della Scampanata si danno appuntamento in piazza Baldaccio alle 6.00 del mattino ogni martedì, giovedì e domenica del mese. Coloro che vi giungono in ritardo, dopo una sorta di sommario processo, vengono caricati in un carretto addobbato con il "maggio", accompagnati da un'aringa e portati alla berlina in giro per i vicoli e le vie del centro storico.
Dal 1996 è sede di Tovaglia a Quadri, evento di teatro povero e cucina riconosciuto dalla Regione Toscana, dove una comunità si racconta mentre gli spettatori partecipano ad una cena, apparecchiata con le celebri tovaglie a quadri dell'antica filatoria locale Busatti. L'evento, ideato da Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini, è giunto nel 2013 alla sua diciottesima edizione ed è citato in numerose pubblicazioni scientifiche, riviste e siti di teatro e spettacolo.
Dal 2006 è sede del CyBorg Film Festival, festival di cortometraggi fantascientifici.
Dal 2008 si tiene ad Anghiari il "Premio Anghiari - Parole, Colori, Suoni diversi".
“Tiber Sinfonia Festival”: manifestazione musicale nel quale l'orchestra Southbank Sinfonia di Londra si esibisce nelle piazze di Anghiari nel mese di luglio.
Produzioni Tipiche
Tra il XVI ed il XIX secolo fu uno dei più singolari centri nella produzione di armi da fuoco.
Tradizione del tombolo a fuselli di Anghiari.
I Bringoli con il sugo finto sono il piatto tipico di Anghiari, sono spaghetti di acqua e farina tagliati a mano.
L'Azienda Busatti che realizza prodotti di gran pregio con antichi telai del XIX secolo.
La mantovana del forno Bindi.






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